Nel pittoresco paesaggio toscano, sorge un luogo incantevole e magico che fonde l’arte, la spiritualità e la natura in un’esperienza unica: il Giardino dei Tarocchi. Questo straordinario parco artistico (vedi il reel) è una creazione della talentuosa scultrice franco-americana Niki de Saint Phalle, ed è diventato un punto di riferimento per gli amanti dell’arte contemporanea e della simbologia dei tarocchi.

Noi lo abbiamo visitato in primavera ed è stata un’emozione unica vedere così tanti colori mescolati insieme nel verde della Maremma. Il Giardino dei Tarocchi era nella nostra lista di cose da fare da un bel po’ di anni, ma i biglietti qui sembrano andare davvero a ruba! Così siamo riusciti ad organizzarci, prenotando l’ingresso circa un mese prima. È stata la scelta migliore vista la lunga fila di turisti senza prenotazione che attendevano sotto il sole l’ingresso al parco.

Le sculture del giardino

Niki de Saint Phalle inizia la costruzione del Giardino dei Tarocchi nel 1979 e impiega ben diciassette anni per portarlo a termine, è l’estate del 1996 e la spesa totale dell’opera ammonta a 10 miliardi di lire, interamente autofinanziati dall’autrice.

Le ventidue sculture presenti nel giardino rappresentano le figure delle carte dei tarocchi e, grazie alla mappa del parco fornita all’ingresso, è facilissimo identificarle tutte. La mia esperienza con i tarocchi è davvero scarna, iniziata e conclusasi con la lettura del libro Il Castello dei destini incrociati di Italo Calvino, dove ogni racconto è ispirato da alcune figure delle carte. 

Cosa farai quando sarai in Toscana?

Visitare il Giardino mi ha fatto tornare con la mente alla lettura di questo fantastico libro. Inoltre, è impossibile non visitare questo luogo senza pensare al Parc Güell di Antoni Gaudì a Barcellona.

Per la creazione del suo Giardino, Niki de Saint Phalle ha tratto ispirazione dal Giardino dei mostri di Bomarzo e dal Parc Güell Gaudiano. L’uso delle maioliche colorate e delle sculture è lo stesso, ma ciò che rende unico il Giardino è il tema dei tarocchi e il trionfo dei colori, ben diverso dal color sabbia delle opere Gaudiane e dalla pietra utilizzata a Bomarzo. Il colore blu elettrico predomina nelle sculture e catturare l’attenzione dei visitatori, vi sembrerà di entrare in un mondo di fantasia.

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Esplorazione e contemplazione

Nel 1997 Niki de Saint Phalle ha costituito la Fondazione Il Giardino dei Tarocchi il cui scopo è quello di preservare e mantenere il parco realizzata dalla scultrice. Il 15 maggio 1998 il Giardino dei Tarocchi è stato aperto al pubblico per la prima volta.

L’intento dell’artista è quello di invitare i visitatori ad esplorare e contemplare le sculture in modo interattivo. Camminare tra le opere d’arte, toccarle e osservare da diverse angolazioni consente di cogliere la complessità delle creazioni e immergersi completamente nel Giardino.

È un luogo magico che incoraggia la connessione con l’arte, la natura e la propria interiorità, per assaporare meglio la visita vi consigliamo di passeggiare tra le splendide sculture senza fretta. 

Per chi ama i colori dell’arte, il Giardino dei Tarocchi è il luogo perfetto da visitare. Noi ne siamo rimasti affascinati, soprattutto perché ad oggi è ancora lontano dalle rotte turistiche. La sua fama si sta facendo strada pian piano, ma rimane sconosciuto al grande pubblico.

Ideale da raggiungere da Roma per una gita fuori porta, non dovete far altro che mettere in moto l’automobile e guidare verso il mondo incantato di Niki di Saint Phalle. 

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Graziano e Federica

Hola siamo Graziano e Federica, due viaggiatori che hanno unito la propria vita nelle passioni e nel lavoro facendone un viaggio unico. Ci siamo conosciuti ad un colloquio di lavoro, che avremmo lasciato entrambi da li a breve, e dopo quindici giorni abbiamo prenotato il nostro primo viaggio insieme. Amiamo le cose colorate, i profumi del buon cibo e scoprire ogni giorno posti nuovi. La nostra casa è l’unione tra il design lineare scandinavo e lo spirito bohéme parigino.
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