Qualche giorno fa un caro amico mi ha detto di stare pianificando un viaggio ad Istanbul.

Di colpo, una miriade di ricordi!

Ogni volta che ripenso, rileggo, rivedo Istanbul rivivo le stesse, entusiasmanti, emozioni. Dei tanti viaggi, delle numerose città che fino ad ora ho visitato è quella che mi permettere di rispondere alla domanda, forse stupida, che ogni tanto mi viene rivolta: “qual è la città più bella che hai visto?”.

Bella, si! Da togliere il fiato.

Napoleone disse: “Se il mondo fosse un solo stato, la capitale sarebbe Istanbul”. Non credo esista una definizione più calzante.

Crocevia di popoli, ponte tra Oriente ed Occidente, Europa ed Asia. Religioni, culture, tradizioni; questo ha reso ai miei occhi estremamente affascinante Istanbul è stato questo ed ancora di più.

Cosa l’ha resa indimenticabile? Senza ombra di dubbio, le esperienze che ho vissuto durante la mia permanenza. 

Uno degli aspetti su cui mi piace soffermarmi quando viaggio è rappresentato dalla tradizione gastronomica. È il racconto della terra che si evolve nelle mani e nelle cucine di chi la abita, è profumo, è ricordo, è sapore.

Conoscete EatWith?

Avevo letto un articolo a proposito di questo sito proprio pochi giorni prima della partenza, cos’è? Letteralmente significa “mangia con” ed il loro slogan dice: “food experiences with locals around the world”, esperienze culinarie in tutto il mondo con la gente del posto.

Collegandosi al sito e cercando una città o un host è possibile trovare delle esperienze culinarie offerte da persone del luogo direttamente a casa loro.

Io ed Antonella, la mia compagna di viaggio, decidemmo di prenotare una cena da Esra per la nostra prima sera in città. Questa giovane donna turca che si occupa di food e di consulenze per ristoranti offre una cena dal titolo “Turkish Delights” che descrive più o meno così: “vi preparerò un pasto in tipico stile ‘raki’ con tutte le ricette della cucina tradizionale turca, mangeremo insieme, vi racconterò della nostra tradizione e degli ingredienti più utilizzati e vi darò consigli per vivere al meglio la Istanbul meno turistica”. Beh, un’esperienza di questo tipo non potevamo assolutamente lasciarcela scappare!

La padrona di casa ci attendeva insieme al compagno ed una loro amica che si occupa di turismo e che ci avrebbe dato poi un sacco di informazioni interessanti sulla città.

La tavola, apparecchiata di tutto punto, aveva come segnaposto il menù stampato che conservo tra i miei ricordi di viaggio più cari ed anche un bellissimo e significativo dono l’Occhio di Allah (o Evil Eye) in vetro, il tipico amuleto turco contro il malocchio.

In casa si sentiva un profumo invitante, Esra ci fece entrare in cucina per spiare cosa stesse preparando.

Iniziammo la cena con una serie di antipasti tra i quali verdure, formaggi, l’insalata di melanzane, carciofi freddi, crema di ceci e poi spezzatino agnello in casseruola di coccio, bocconcini di carne, salse ed intingoli di vario tipo. Una tavola imbandita di ogni delizia e piena di colore.

Ci sentimmo così a nostro agio che le chiacchiere accompagnarono con entusiasmo tutta la cena, mentre sorseggiavamo diversi bicchieri di raki, il tipico distillato all’anice che viene servito diluito con acqua e che si abbina sorprendentemente i sapori dei piatti più tradizionali.

La tavola è il luogo di convivio per eccellenza, dove i racconti si fanno sempre più interessanti, dove alla condivisione del cibo si alterna la condivisione delle proprie esperienze, delle proprie vite. Dove ci si conosce realmente.

Raccontammo di noi, della nostra Italia, della nostra tradizione enogastronomica ma non solo. Ascoltammo molto e scoprimmo tante curiosità della città in cui eravamo arrivate da poche ore.

E come accade quando si sta bene all’una passate eravamo ancora lì in attesa di gustare il dessert!

La città è travolgente sotto tanti punti di vista, dai panorami mozzafiato al Corno d’Oro, dallo spettacolo del tramonto navigando sul Bosforo alla vista a 360° che offre la torre Galata. Fiumane di gente senza sentirsi mai infastiditi, lo splendore inenarrabile della Moschea Blu, Aja Sofija, il Grand Bazar, i profumi delle spezie.

Ah, cosa sono i “Turkish Delights”? Tipici dolcetti, in turco conosciuti come lokum, dall’aspetto di una gelatina di frutta ricoperta di zucchero sono aromatizzati all’acqua di rose, frutta secca, menta ai quali non si può proprio dire di no!

Lucia

Lucana con la valigia sempre pronta e sommelier con il bicchiere sempre pieno. Lucia nota wine blogger italiana, ideatrice di @womaninwine, ha fatto della sua passione il proprio lavoro. L’amore per il viaggio l’ha portata lontana, tessendo sempre nuove amicizie in giro per il mondo. La sua predilezione verso il settore food & beverage si riflette nei suoi viaggi: ama visitare cantine vinicole di tutto il mondo ed assaporare prelibatezze nuove al palato.

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