A oltre quarant’anni dalla sua morte, Musei in Comune e Roma Capitale dedicano uno splendido omaggio ad uno dei cantautori più amati dal pubblico italiano: Rino Gaetano.
Chi di voi ha trascorso almeno una sera a cantare una delle sue canzoni a squarcia gola? Noi lo abbiamo fatto e non potevamo perderci questa mostra per rivivere la vita dell’artista e tutto l’amore che Roma conserva nei suoi confronti.
La carriera di Rino Gaetano
Rino Gaetano, calabrese di nascita e romano d’adozione, racconta gli anni ’70 cantando il bene e il male della società e della politica italiana, senza mai nascondersi. Negli anni è diventato un poeta iconico della sua epoca, caratterizzato da uno stile tagliente, una voce ruvida e scomoda per la critica, per il pubblico e per l’ambiente discografico.
“Io cerco di scrivere canzoni ispirandomi ai discorsi che si possono fare sui tram, in mezzo alla gente, dove ti rendi subito conto dell’andazzo sociale. Non voglio dare insegnamenti, voglio soltanto fare il cronista”
Con questa frase Rino Gaetano spiega la sua musica, leggera sì ma sempre pronta a far riflettere chi l’ascolta. Fra il 1973 e il 1980 ha pubblicato sei album attraverso i quali ha dipinto con schiettezza un’Italia che ci assomiglia ancora.
La fortuna postuma
Dopo la scomparsa prematura avvenuta la notte del 2 Giugno 1981 a seguito di un incidente stradale, le sue canzoni sono state riscoperte dalle generazioni successive raggiungendo il successo meritato.
La denuncia sociale celata dietro l’ironia fa sì che molte delle canzoni siano scelte come inni di lotta e di speranza, basti pensare alla primavera del 2020 quando, durante la pandemia Covid-19 da un terrazzo all’altro, le persone cantavano “Ma il cielo è sempre più blu” cercando di trovare un po’ di serenità oltre le mura domestiche.
Oggi la voce di Rino Gaetano risuona nelle manifestazioni, alle feste di compleanno, nelle colonne sonore dei film al cinema, è ormai impossibile pensare al cantautorato italiano senza di lui.
La mostra al Museo InTrastevere
Il cantautore viene celebrato nel quartiere che amò e frequentò fin dai tempi del Folkstudio: Trastevere. Il museo propone un’esposizione inedita, nata dalla ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, che documentano l’intero cammino artistico di Rino Gaetano.
Con l’aiuto della sorella Anna, il percorso mostra si arricchisce di documenti, foto, cimeli artistici, dalla raccolta dei dischi, video, strumenti musicali, oggetti, abiti di scena, manifesti e la collezione di cappelli.
La mostra è visitabile fino al 28 Aprile e l’ingresso è gratuito per i residenti a Roma in possesso di MIC Card. Se non vedete l’ora di intonare le sue canzoni, vi ricordiamo l’appuntamento con il Rino Gaetano Day, organizzato dal 2011 dalla sorella Anna e dalla nipote Alessandra per ricordare l’artista. Ogni anno tra il 2 e il 3 Giugno Roma ospita la Rino Gaetano Band e tantissimi artisti della scena musicale italiana per cantare le canzoni più belle dell’artista insieme al calore del pubblico.
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