L’Uzbekistan ci ha da sempre attratti per la leggendaria Via della Seta, percorsa da Marco Polo centinaia di anni fa. Ancora poco conosciuto dalle rotte turistiche, l’Uzbekistan (leggi l’articolo con la guida) accoglie i visitatori di tutto il mondo con umanità, semplicità e itinerari magici, tra arte islamica, minareti antichi e una natura incontaminata.

A catturarci al primo sguardo sono stati colori di questa terra magica, le città brillano di maioliche blu, celesti e turchesi che quasi si confondono col cielo. Per tutti i curiosi che ancora non conoscono il paese, oggi vogliamo indicarvi le quattro tappe principali della Via della Seta da toccare in Uzbekistan. 

Cosa farai quando sarai in Uzbekistan?

1. Tashkent, la capitale

Il classico viaggio in Uzbekistan si snoda attraverso quattro città: Tashkent (la capitale), Samarcanda, Bukhara e Khiva. Tashkent è la porta di ingresso al paese e rappresenta una fusione unica tra tradizione e modernità (leggi l’articolo su Tashkent). Distrutta da un violento terremoto nel 1966, la città è stata ricostruita in gran parte durante la dominazione dell’URSS con un’impronta sovietica, ma ancora oggi nasconde angoli di un passato legato al Medio Oriente.

Hazrati Imam è il suo cuore spirituale, una grande piazza che conserva un insieme di edifici religiosi, il più importante è la biblioteca museo Moyie Mubarek, dove è conservato uno dei Corani più antichi del mondo risalente al VII secolo.

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Altra tappa fondamentale per chi visita Tashkent è il Bazar Chorsu, il mercato centrale, luogo perfetto per immergersi nella vita locale, anche se vi consigliamo di resistere agli odori forti e alla carne cruda venduta ovunque! Salendo al piano superiore del bazar troverete spezie, frutta secca, abbigliamento, artigianato e una splendida visuale sull’intera struttura.

Vivere Tashkent

Le attrazioni culturali a Tashkent sono poche, ma la città gode di un’ottima vitalità fatta di locali, ristoranti ed esperienze di ogni genere. Se vi piace esplorare vi consigliamo di visitare la TV Tower di Tashkent, un ottimo punto panoramico per ammirare la città e, se avete fame, fermatevi nel ristorante interno alla torre, è tra i più lussuosi della città ma i prezzi sono accessibili a noi Europei. Pranzerete con una vista a 360° mentre la pedana sotto i vostri piedi ruoterà lentamente, percorrendo tutto il locale. 

A pochi passi dalla Tashkent TV Tower si trova Besh Qozon, il Pilaf Center più grande dell’Asia Centrale dove poter assaggiare l’autentivo plov uzbeko, piatto tradizionale fatto di riso, verdure e carne di cavallo.

Altro luogo imperdibile è il nuovissimo mall costruito nella zona di Tashkent City Park, all’interno troverete una vasta scelta di negozi e ristoranti, all’esterno un grande parco pubblico dove passeggiare tra i grattacieli illuminati, uno scenario senza dubbio inaspettato per una metropoli sconosciuta dell’Asia Centrale!

Infine, per chi ama l’artigianato, abbiamo scovato una vera e propria chicca: il negozio Human House. Uno spazio creativo che unisce mostre d’arte e artigianato locale dove trovare vestiti tradizionali, ceramiche, gioielli, opere d’arte e oggetti autentici da acquistare. Se non siete alla ricerca di shopping, visitate comunque questo luogo per rilassarvi sorseggiando il tipico tè uzbeko.

2. Samarcanda, la perla della via della seta

Tra le città che incontrerete lungo il viaggio, Samarcanda è sicuramente la più emozionante. Considerata una delle città più antiche del mondo, fu un nodo fondamentale sulla Via della Seta, la sua fama è legata all’imperatore Tamerlano che la trasformò in una città sfarzosa e ricca. Oggi dell’antica Samarcanda non è rimasto molto, ma è impossibile non rimanere a bocca aperta davanti al Registan, simbolo della città.

Circondata da tre madrase, questa piazza è un tripudio di mosaici e decorazioni. Di notte, con l’illuminazione artificiale, la bellezza dei dettagli si amplifica. Sarà che la sognavamo da anni, sarà che arrivare a Samarcanda è il sogno di ogni viaggiatore, ma a vedere tanta bellezza ci siamo emozionati. Visitare questo Patrimonio Unesco è molto semplice, non serve prenotare la vostra visita ma fare la fila per acquistare il biglietto d’ingresso e visitare il sito in autonomia. Intorno al Registan si snoda il centro storico della città, dove sorgono il Mausoleo di Tamerlano, la grande Moschea Bibi-Khanym e il Bazar Syrob, dove acquistare spezie, souvenir e ottimo cibo locale.

La patria del buon cibo in Uzbekistan

Ci siamo divertiti a esplorare anche Samarcanda e abbiamo scoperto tantissimi locali dove poter trascorrere un pranzo o una cena rilassante. Il primo posto ad averci stregati è Boulevard, ristorante e backery dallo stile newyorkese e dai sapori deliziosi, che propone una cucina fusion occidentale con note orientali. Sarà stata la nostalgia per casa, ma abbiamo amato questo locale, tanto da tornare più volte nel giro di pochi giorni. 

Per chi è alla ricerca di sapori autentici, dovete sapere che Samarcanda è rinomata in Uzbekistan per essere la città dove si mangia meglio… un po’ come Roma! Noi la differenza con le altre cucine l’abbiamo sentita e possiamo affermare che è vero. Tra i luoghi consigliati dove assaggiare la cucina tipica ci sono senza dubbio i locali di Labi G’or e Emirhan Restaurant, piatti tipici gustosi e un menù molto variegato, se possibile prenotate il vostro tavolo con qualche giorno di anticipo, i posti in terrazza tendono ad esaurirsi facilmente!

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3. Bukhara: il centro islamico del paese

Lasciata Samarcanda, ci dirigiamo a Bukhara una città che conserva intatto il fascino dell’antichità. Il suo centro storico, completamente pedonale e in pietra bianca, è un museo a cielo aperto. I vicoli, le madrase e i caravanserragli ospitano botteghe di ogni genere, dove acquistare tappeti, lampade e artigianato locale. Il cuore del centro storico è la piazza dove sorge il famoso minareto Kalyan, simbolo della città risalente al 1127 e oggi Patrimonio Unesco. La sua bellezza colpì anche l’imperatore Gengis Khan, tanto da risparmiarlo durante la distruzione della città. Conosciuto anche come la “Torre della Morte”, perché fino ai primi anni del XX secolo i criminali venivano giustiziati gettandoli dall’ultimo piano del minareto. Che dire? Una pena di morte davvero originale…

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Proseguendo la passeggiata nel centro storico di Bukhara si arriva alla Cittadella di Ark, una fortezza imponente diventata famosa per le sue mura iconiche. Antica residenza dei sovrani, oggi racchiude vari musei che illustrano la storia della città e, dalle sue mura, potrete godere di un meraviglioso panorama sul centro storico. 

La vitalità di Bukhara

Tutta la vita di Bukhara si snoda nel centro storico, nelle sue madrase ricche di botteghe, ristoranti e spettacoli dal vivo e nella famosa piazza Lyabi Khause, famosa per il suo laghetto. La sera questa città si accende di vitalità, troverete tantissimi turisti, famiglie e bambini in strada, locali pieni e musica ovunque. Uno scenario diverso da Samarcanda e Tashkent, simile ad un borgo italiano in festa, Bukhara ai visitatori piace anche per questo! Sfortunatamente non abbiamo trovato locali o ristoranti degni di nota, ce ne sono moltissimi sì, ma la qualità non è delle migliori. Vi consigliamo Old Bukhara, ristorante nato all’interno di un ex caravanserraglio e che offre cucina tipica ben cucinata. 

4. Khiva: la città più bella dell’Uzbekistan

L’ultima tappa è Khiva, per noi la città più affascinante dell’Uzbekistan. Situata al confine con il deserto di Karakum, è un’antica città murata, perfettamente conservata, dove il tempo sembra essersi fermato. Raggiungerla non è semplice: se vi affidate ad un tour organizzato lo spostamento impiegherà circa 6 ore, durante le quali attraverserete il deserto del Karakum; in autonomia potete acquistare l’unico treno giornaliero che copre la tratta, oppure concordare lo spostamento con un transfer privato, come abbiamo fatto noi.

Dopo aver percorso chilometri di nulla, Khiva appare come una vera e propria oasi. Il suo centro storico è stato il primo sito nel paese ad essere iscritto tra i Patrimoni dell’Umanità nel 1991 e, infatti, a vederlo dal vivo si capisce il perché! La città interna alle mura è chiamata Itchan Kala e conserva diversi edifici storici, tra questi spicca il Minareto Kalta Minor, noto come il minareto incompleto decorato con piastrelle turchesi, simbolo della città e icona dell’architettura uzbeka. L’intenzione era di costruire il minareto più alto dell’Oriente, con un diametro alla base di 14,2 metri avrebbe dovuto elevarsi tra i 70 e 80 metri di altezza. Tuttavia, il lavoro dovette fermarsi all’altezza di 29 metri, per problemi strutturali. Non c’è dubbio che la sua incompletezza lo renda unico al mondo. 

Se si visita Khiva è importante sapere che l’ingresso al centro storico ha un costo di circa 15 euro fino al tramonto, il biglietto si acquista alle casse davanti l’ingresso delle mura. Mentre, durante la sera, l’ingresso alla città fortificata è libero per favorire ai visitatori e agli abitanti di godere delle attività culturali e dei ristoranti che ci sono all’interno. Visitarla di notte, con le strade illuminate, è un vero spettacolo, vi sembrerà di essere sul set di Prince of Persia. Ogni angolo è una foto da scattare, ogni dettaglio catturerà la vostra attenzione,  Khiva è la conclusione perfetta di un viaggio indimenticabile.

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Due locali da non perdere a Khiva

Vivere Khiva è un’emozione dopo l’altra, a partire dal nostro alloggio ricavato da un ex caravanserraglio con tanto di minareto privato (vedi hotel) , dove siamo saliti a guardare il tramonto! Se non avrete la nostra stessa fortuna non preoccupatevi, vi basterà entrare nella città vecchia e scegliere una delle tante terrazze panoramiche e scegliere di mangiare, sorseggiare un tè o ammirare il tramonto che illumina i minareti di arancione. Tra i luoghi che abbiamo apprezzato e che vogliamo consigliarvi ci sono: Khorzem Art Restaurant, un ristorante situato all’interno di una madrasa dove mangiare un ottimo plov; Ayvon, un locale sicuramente più chic rispetto agli altri, che offre cucina tipica e non solo con una splendida terrazza panoramica.

La Via della Seta in Uzbekistan non è solo un percorso storico ma un vero e proprio patrimonio vivente che collega passato e presente. I tesori di queste quattro città continuano a raccontare storie di scambi culturali, economici e religiosi che hanno arricchito l’Asia centrale e il mondo intero. Il Paese si proietta nel futuro come ponte tra Oriente e Occidente, mantenendo viva la sua eredità millenaria e invitando il mondo a riscoprirla. Con le sue moschee decorate, i mercati vibranti, l’umanità delle persone e i paesaggi che testimoniano secoli di storia, l’Uzbekistan è stato tra i viaggi più sorprendenti che porteremo sempre nel cuore. 

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Graziano e Federica

Hola siamo Graziano e Federica, due viaggiatori che hanno unito la propria vita nelle passioni e nel lavoro facendone un viaggio unico. Ci siamo conosciuti ad un colloquio di lavoro, che avremmo lasciato entrambi da li a breve, e dopo quindici giorni abbiamo prenotato il nostro primo viaggio insieme. Amiamo le cose colorate, i profumi del buon cibo e scoprire ogni giorno posti nuovi. La nostra casa è l’unione tra il design lineare scandinavo e lo spirito bohéme parigino.
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